di Mauro Calise da Il Mattino
I colpi di coda di un sistema sono sempre i piu' velenosi. E se e' vero, come in molti sostengono, che il berlusconismo sta franando, le macerie che rischia di lasciare sono sempre piu' preoccupanti. Dopo gli scontri al calor bianco con la magistratura, che sono arrivati a lambire anche il Colle, il premier si e' messo a picconare anche un altro baluardo del sistema istituzionale nazionale, l'autonomia municipale. Ribadendo, con toni ancora piu' oltranzisti, che a Napoli e Milano non si vota per scegliere il sindaco, ma per evitare l'apocalisse della vittoria della sinistra estremista. Come sempre, pero', quando e' in ballo la comunicazione del Cavaliere, non si tratta di una mossa avventata. Risponde a due calcoli obbligati, anche se non necessariamente azzeccati. Il primo calcolo riguarda le forze che Berlusconi puo' mobilitare. Nella prima tornata elettorale, il centrodestra ha gia' spremuto la sua principale risorsa: la macchina dei potentati locali che, a Milano come a Napoli, controlla in larga maggioranza. Nelle precedenti occasioni, queste reti di interessi si erano rivelate decisive per la vittoria (anche quando, per molti anni, a Napoli erano in mano al centrosinistra). Ma ora il vento e' cambiato... continua a leggere qui
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