di Mario Pepe da Il Roma
La decisa apertura ai privati, da parte del governatore campano Stefano Caldoro, per il sito archeologico di Pompei apre un confronto dagli accenti polemici. La Cgil Campania parla di "posizione sbagliata che contrasteremo. Una cosa e' favorire gli investimenti privati di tipo mecenatico da parte degli imprenditori e anche per i servizi di supporto, altro e' ipotizzare una gestione privata di un sito che deve rimanere di patrimonio pubblico, nell'interesse generale e nella responsabilita' di tutela di uno dei piu' grandi patrimoni dell'umanita' ". Ma il presidente della Regione, nel corso di un convegno organizzato dall'Udc, ribadisce di avere avuto "qualche imbarazzo a discutere con Fitto e confrontarci su Pompei. Non si tratta di una questione napoletana ma europea, anzi mondiale. L'imbarazzo e' dovuto al fatto che stiamo ancora a discutere di come proteggere Pompei e elaborare un piano territoriale di sviluppo che alla sua tutela accompagni servizi e strutture per accogliere i turisti, per valorizzare quello che e' uno straordinario patrimonio dell'umanita'. Occorre agire". E la polemica si sposta anche su un altro fronte, quello del decreto milleproroghe dal quale e' stata cancellata la norma che prevedeva misure di intervento per gli Scavi con l'attribuzione di poteri speciali alla soprintendenza, l'assunzione di archeologi, l'impiego di 900mila euro e sponsorizzazioni piu' facili da parte dei privati.... per continuare a leggere clicca qui
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