di Cristina Zagaria da La Repubblica Napoli
Mano nella mano, una stretta che da' forza. Napoli si stringe in una catena umana e abbraccia piazza Plebiscito per dire "si'" ai quattro referendum di domenica e lunedi'. Sono tanti alla manifestazione organizzata da Wwf e Greenpeace. Ci sono studentesse travestite da indiane e pronte a scoccare le frecce del "si'", attivisti con una centrale nucleare per cappello (e la scritta "Basta pensieri fumosi"), ragazzi con le maschere antigas. E ci sono le donne di "Filomena" e di "Se non ora quando" e i bambini che colorano il ciclo dell'acqua. C'e' il San Ghetto martire, protettore delle periferie del Gridas. Cisono cittadini e cittadine di tutte le eta' che vogliono difendere l'acqua pubblica e si battono contro le centrali nucleari. "Negli ultimi referendum il Sud non ha quasi mai raggiunto il quorum, questa volta invece Napoli e la Campania devono essere in prima fila contro il nucleare e per l'acqua. Anche perche' la Campania non rischia solo una centrale, ma anche un sito di stoccaggio delle scorie nucleari", precisa Stefano Leoni, presidente nazionale Wwf... continua a leggere qui
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