di Daniela De Crescenzo da Il Mattino
Dieci discariche previste, solo una (quella di San Tammaro) pienamente funzionante. Impianti di tritovagliatura sovraccarichi. Termovalorizzatore spesso in funzione solo su due linee. Zero impianti di compostaggio. Di chi sono le responsabilita'? Secondo il premier Berlusconi e il governatore Caldoro sono stati i Pm napoletani a provocare l'ennesimo collasso. Berlusconi ha parlato lunedi' di due discariche chiuse dai Pm, Caldoro di tre. Capirci qualcosa non e' facile, ma per i napoletani e' importante provarci. Cominciando da quello che il governo nel 2008 decise con il decreto 90 per risolvere l'emergenza. I punti cardine erano l'apertura di dieci discariche nelle cinque province: Sant'Arcangelo Trimonte nel beneventano, Savignano Irpino e Andrena nell'avellinese; Macchia Soprana e Valle della Masseria nel salemitato; Terzigno uno (cava Sari) e due (cava Vitiello) e Chiaiano nel napoletano, Santa Maria la Fossa e Torrione nel casertano. Nel 2010 quattro di questi siti (Andretta, Valle della Masseria, cava Vitiello e Torrione) sono stati cancellati da una nuova legge annunciata proprio a Napoli da Berlusconi dopo le proteste di Terzigno... continua a leggere qui
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