di Giuseppe Galasso da Il Corriere del Mezzogiorno
"Si decide tutto a Milano" :cosi' molti titoli e commenti, domenica, all'avvenuta presentazione delle liste per le prossime elezioni amministrative. Tutti ritengono che esse avranno un senso politico pregnante: quasi una sorta di referendum su Berlusconi, il governo, l'opposizione e i temi politici attuali, quelli della giustizia in testa. Di qui l'importanza, maggiore di quella solita di ogni elezione, annessa a quelle di maggio. Lo crediamo anche noi, ma non per cio' riteniamo accettabile e fondato lo slogan relativo a Milano. Con esso si afferma che sara' il risultato delle elezioni al Comune di Milano a determinare il significato politico dell'intera tornata elettorale. E perche'? Perche' Berlusconi vi e' impegnato in prima persona come capolista del suo partito; l'attuale sindaco Moratti e' una personalita' di grande rilievo anche nazionale, e si ripresenta alle elezioni; Milano e' ritenuta dalla Lega il centro di riferimento della cosiddetta Padania e la sintesi delle sue maggiori aspirazioni programmatiche; l'opposizione presenta candidato a Milano una personalita' di spicco, intomo alla quale ha costruito un'ipotesi di piu' ampia portata politica; e per varie altre ragioni, esplicitamente condivise dalla destra e dalla sinistra, come subito e' stato rilevato, non senza accennare anche alla circostanza che si tratta di Milano, e Milano, si sa, e' Milano. Ora, del rilievo di Milano in Italia solo gli sciocchi possono dubitare . . .continua a leggere qui
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