di Ennio Cascetta da Il Mattino
Il nuovo sindaco di Napoli ha di fronte grandi problemi, ma altrettanto grandi opportunita'. Non e' questa la sede per riassumere le tante sfide che la citta' pone a lui ma, ovviamente, innanzitutto a se' stessa. Voglio soffermarmi su un aspetto che non mi sembra secondario, e cioe' quello dei tanti cantieri aperti che vanno chiusi al piu' presto e dei tanti, tantissimi, cantieri chiusi che vanno aperti al piu' presto. Sembra un gioco di parole ma non lo e'. Si tratta invece della forma della citta', della qualita' della vita per i suoi abitanti, del suo ruolo nella grande e amorfa area metropolitana, delle occasioni di sviluppo economico e di creazione di ricchezza e, non ultimo, della sua immagine verso i suoi cittadini e il resto del mondo. Iniziamo dai cantieri aperti. Ce ne sono tanti e consiglio al nuovo sindaco, se non lo ha gia' fatto, di visitarli tutti. In primo luogo quelli dalle metropolitane. Uso il plurale per sottolineare che sono almeno quattro le linee in costruzione in questo momento: la linea uno con le stazioni di Toledo, Municipio, Nicola Amore e Garibaldi (la galleria e' gia' completata), la linea sei con il tratto da Mergellina a piazza Municipio, la linea sette da Montesanto a parco San Paolo ed infine il primo tratto della chiusura dell'anello ferroviario con la tratta Scampia-Capodichino. Si tratta di un insieme di opere imponente, che si aggiunge ai 23 chilometri di linee ferroviarie ed alle 28 stazioni nuove e riqualificate aperte nell'ultimo decennio.... continua a leggere qui
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