di Francesco Iacotucci da Terra
La visione ottimistica secondo cui il progresso tecnologico conduce necessariamente ad un miglioramento della vita e dell'ambiente umano sembrava oramai sorpassata. In molti paesi, difatti, si sono abbandonate le tecnologie con maggiore impatto ambientale per investire sempre piu' in quelle cosiddette "verdi", compatibili cioe' con l’ambiente e con il vivere umano. In esatta controtendenza appaiono le scelte della regione Campania la quale in pochi giorni ha ribadito il suo si' al nucleare, ha confermato all'Europa di voler installare altri 4 inceneritori ed ha tagliato i fondi all'Arpac. Sul nucleare l'allerta di questi ultimi giorni fa certo riflettere ulteriormente sulla leggerezza della scelta quasi isolata del governatore campano. Caldoro ha deciso di accollarsi la responsabilita' di dare la disponibilita' della regione Campania per l'individuazione di aree per centrali nucleari o per stoccaggio di scorie. Anche senza considerare l'allarme di questi giorni, andava considerato il referendum abrogativo sul nucleare previsto per il 12 giugno 2011 ed andava considerato lo stato ambientale della regione, che certo non brilla per salute sia dei suoli che dell'aria... continua a leggere qui
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