di Franco Garelli da Il Messaggero
La tristissima vicenda di Napoli, che da tre anni non riesce a uscire dall'emergenza monnezza e' indubbiamente un problema nazionale, che interpella tutte le istituzioni e le forze politiche, e anche l'insieme della societa' civile. E cio' non tanto perche' non vi siano (e non da oggi) delle grandi responsabilita' locali in tutta la faccenda quanto perche' non e' ammissibile che un Paese che si vuole moderno e civile non sia in grado di affrontare i problemi acuti che un singolo territorio puo' vivere nel corso della sua storia e per la soluzione dei quali si rende necessario un intervento straordinario. Napoli ridotta a una grande discarica e' davvero un'immagine insopportabile per la grande maggioranza degli italiani, anche per molti cittadini del Nord, ben consapevoli che la ricchezza del Paese si fonda anche sulle qualita' umane delle sue genti diverse, sulle bellezze ambientali, sulle culture locali: tutte risorse che vengono riconosciute alla citta' del Vesuvio, alla capitale del Sud, nonostante i cronici vizi e limiti che la caratterizzano e di cui il caos immondizia sembra espressione. Di qui la difficolta' di capire perche' il governo non dia via libera al provvedimento che permetta di trasferire i rifiuti al di fuori della Regione Campania in modo che la terza citta' d'Italia possa superare questa fase oltremodo critica in vista di progetti e interventi finalmente piu' risolutivi. Al riguardo, il ruolo del duro da convincere e' interpretato dalla Lega Nord che da tempo stoppa sulla questione le promesse di Berlusconi.... continua a leggere qui
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