di Mario Ajello da Il Mattino
Napoli e Milano sono sempre state due citta' vicine, a dispetto dei chilometri che le separano. Indro Montanelli, per sottolineare il peso che nella capitale lombarda hanno i napoletani, per esempio nel settore degli avvocati o dei notai o in passato in quello della cultura, definiva Milano "la vice - Napoli". Ma mai come adesso, alla vigilia del voto per i sindaci, la capitale del Nord e la capitale del Sud - sul cui asse viaggio' il miracolo italiano degli anni '60 - sono unite da un comune destino e da svariate similitudini. A cominciare da questa: il centrodestra governa da vent'anni a Milano, il centrosinistra governa da vent'anni a Napoli. Ci sara' ora il ribaltone, lo scambio delle parti fra queste due citta' i cui esiti elettorali decideranno o almeno prefigureranno il futuro politico dell'Italia intera? Chi, fra Berlusconi e i suoi oppositori, vince a Napoli e a Milano ha vinto tutto. Chi perde a Napoli e a Milano ha perso tutto. Il pareggio quasi non esiste. Se il centrodestra con Lettieri conquista palazzo San Giacomo, ma la Moratti fallisce il bis a palazzo Marino, per il berlusconismo e' una tragedia: crolla la roccaforte storica e simbolica del Cavaliere, e rischia il governo sotto i colpi recriminatori di Bossi. Se Milano resta a destra e Napoli no... continua a leggere qui
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