di Davide Colombo da Il Sole 24 Ore
Disco verde in Consiglio dei ministri al disegno di legge messo a punto dal ministro Mara Carfagna per garantire la parita' di genere nelle procedure per l'elezione dei consigli comunali, negli statuti comunali e provinciali e in materia di costituzione delle commissioni per i concorsi pubblici. Il testo (come anticipato dal Sole 24 Ore martedi' 5 aprile) si compone di quattro articoli e prevede che nessuno dei due sessi possa essere rappresentato in misura superiore ai due terzi nelle liste dei candidati per i consigli comunali, pena la non ammissibilita' delle liste stesse. Si prevede inoltre che l'elettore, nel caso voglia esprimere due preferenze, queste dovranno andare a candidati di sesso diverso, altrimenti la seconda preferenza verra' annullata. "Con il voto di oggi diamo il via ad una rivoluzione per le donne, consentiremo a molte di loro di avvicinarsi alla politica, a partire da quelle amministrazioni, i Comuni, piu' vicine ai cittadini" ha commentato il ministro assicurando che la liberta' di voto restera' invariata, e' anzi - ha precisato - ampliata di un'opportunita' aggiuntiva e facoltativa: non si prevede, infatti, una "quota" di genere, frutto di un automatismo. Si tratta, piuttosto, di una norma antidiscriminatoria volta a realizzare un principio di parita' formalmente sancito, ma non adeguatamente compiuto"... continua a leggere qui
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