di Fabrizio Forquet e Karima Moual da IL Sole 24 ore
Presidente D'Alema le notizie che arrivano dalla Libia sono drammatiche. Lei, per l'Italia, e' stato un interlocutore della prima ora del colonnello Gheddafi, cosa si sente di dirgli?
Innanzitutto che fermi la repressione. Il nostro paese puo' e deve fare pressione perche' la protesta non venga repressa nel sangue. I diritti umani, per prima cosa, devono essere tutelati.
Ma Gheddafi ha ancora un futuro o sara' travolto dalla primavera araba come Mubarak o Ben Ali'?
C'e' una forte stanchezza del suo regime. Ma certamente Gheddafi ha ancora un rapporto solido con una parte della societa' libica e la crisi economica qui non ha colpito come in altri paesi arabi. La Libia e' poi un paese di pochi abitanti, con un Pil pro-capite elevato. E' chiaro, pero', che anche qui senza riforme democratiche le tensioni non cesseranno e si potrebbe arrivare a un sovvertimento del regime. C'e' da sperare in un'evoluzione positiva... continua a leggere qui
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