di Emanuele Imperiali da Il Corriere del Mezzogiorno Napoli
Il Sud come Giano bifronte. Dove si alternano interessanti e per molti versi inaspettate sorprese alle rituali denunzie di inefficienze, incapacita' e ritardi. Nelle aree meridionali si ricomincia ad assumere. Incredibile a dirsi. Eppure non e' l'auspicio di qualche buontempone ma una previsione oggettiva, perche' basata su numeri e dati, fatta dall'Unione delle camere di commercio italiane utilizzando e incrociando le stime che periodicamente elabora un qualificato osservatorio sul mercato del lavoro qual e' Excelsior. Analizzando queste cifre, si vede che di qui a fine anno il sistema produttivo italiano avra' bisogno, nelle aree meridionali, di quasi 100mila persone, 98.200 per la precisione: non solo, perche' in oltre 64mila casi si tratta di assunzioni vere e proprie e non di attivita' stagionali. Basta confrontare questa stima con quanto e' avvenuto nel secondo semestre del 2010 per toccare con mano la differenza: si tratta, infatti, di quasi 18.600 lavoratori in piu'. La maggior parte delle richieste di lavoro viene dalle piccole imprese, ma se non mancano quelle delle medie e delle grandi. Gia', ma quali sono i mestieri piu' richiesti, quelli che oggi sono piu' appetibili sul mercato? Muratori, parrucchieri, elettricisti, meccanici, idraulici, installatori, montatori, manutentori, addetti agli impianti, pavimentatori. Eppure di muratori, di impiantisti civili e di elettricisti e' carente soprattutto la Puglia, a fronte di una richiesta sempre piu' elevata. Mentre in Campania servirebbero piu' installatori di quelli che attualmente offre il mercato.... continua a leggere qui
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