di Cristina Zagaria da La Repubblica Napoli
Un elenco di decessi. Ecco la storia industriale napoletana, tra assistenzialismo statale e fame di lavoro. Un elenco a cui si aggiunge una disoccupazione giovanile spaventosa (38,1 per cento), con una perdita secca nell'ultimo anno di circa 51.000 posti di lavoro (complessivamente in tutti i settori) e con la stragrande maggioranza delle aziende in cassa integrazione (la proiezione per il 2011 e del 15,2 per cento). E "Castellammare non puo' e non deve essere l'ultimo sogno infranto di una vocazione industriale campana - interviene sulla scia della Camusso, Michele Gravano segretario Cgil-Campania - Su Fincantieri il governo si e' impegnato in ritardo. Bisogna rapidamente delineare una linea chiara per la politica industriale e per la cantieristica. Nessuno puo' pensare che Castellammare possa essere chiusa e ridimensionata". I tre segretari generali stanno cercando di coinvolgere anche la Commissione europea. Per Gravano, contrario a "evanescenti progetti di riconversione", serve una "immediata missione produttiva per il sito di Castellammare e per l'indotto". Infine un appello: "Si' alle lotte dure, ma evitando la violenza". Una crisi che arriva da lontano, quella della Fincantieri... continua a leggere qui
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