L’articolo del professor Trigilia e' puntuale e preciso. Raccoglie le preoccupazioni di chi chiede piu' sincerita' alla politica su questa materia delicatissima, e non avventure senza sapienza e contezza di cio' di cui si parla.
Nonostante il complesso procedimento di compartecipazione nella decisione (Conferenza Stato-Regioni, Commissione bicamerale, commissioni parlamentari) non si sia affatto concluso e nonostante le tantissime osservazioni fatte dai suddetti organismi, che non sono state tenute in alcuna considerazione, e' stato approvato dal Governo il decreto delegato sul cd. federalismo demaniale.
La cosa piu' divertente e' che i paladini del potere alle Regioni hanno calato dall’alto la decisione, senza occuparsi minimamente delle opinioni delle Regioni e degli Enti locali. Che dire! Tutto si fa per far credere che cosi' gli Enti Locali possono valorizzare il patrimonio e ricavarne utili. E cio' quando tutti sanno che gli Enti locali ormai non hanno le risorse nemmeno per fornire i servizi essenziali ai cittadini. E martedi' Tremonti tagliera' ulteriori quattro miliardi ai Comuni. Forse sarebbe stato utile che qualcuno del Governo avesse dialogato e avesse ascoltato le opinioni dei cento sindaci toscani che ieri si sono sdraiati a Piazza Signoria. O di tutti gli altri migliaia, che avrebbero detto le stesse cose. E principalmente avrebbero detto che con il patto di stabilita' i Comuni non hanno alcuna possibilita' di spendere e, quindi, di valorizzare.
Piu' che un vero processo di federalismo fiscale, si ha l’impressione che siamo in presenza di un provvedimento che serve solo a togliere oneri (ad es. per la manutenzione ordinaria e straordinaria) dal bilancio dello Stato. Basta citare l’esempio del trasferimento dell’Osservatorio astronomico, che certo non puo' essere valorizzato, ma andra' a gravare per le spese di gestione sul bilancio comunale. Non vorrei che si ripetesse quanto e' accaduto negli anni ottanta con il trasferimento ai Comuni dei beni dei disciolti IPAB, oggi patrimonio in totale deperimento per l’incapacita' economica dei Comuni di reggere le spese. Ma, si sa, nel nostro paese le riforme non si fanno per migliorare le cose, ma solo per mettere bandierine politiche. E oggi la Lega ne ha messa una. Che importanza ha se domani la riforma non funzionera'!
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